Eccoci a Toronto, forse la città canadese più americaneggiante che c’è. L’impatto con i grattacieli è davvero particolare, arriviamo a Downtown dalla periferia ed uscendo dalla metropolitana ci troviamo ai piedi di queste mostruosità edilizie, tanto pazzesche quanto affascinanti. Dopo qualche isolato a passeggio tra tombini fumanti, chioschi di hotdog e persone in giro con bicchieroni di caffè, come in una scena di un film, saliamo sulla CN Tower, 553 metri d’altezza, da cui si può godere di una vista a 360° del lago Ontario e della sconfinata città di Toronto. La nostra visita continua a piedi da un quartiere all’altro, o meglio da una nazione all’altra, già, passiamo attraverso Chinatown, poi improvvisamente si sente parlare italiano, qualche altro turista, pensiamo, e invece no. Attraversata la strada siamo infatti entrati a Little Italy, e poi più in là nel quartiere greco, in quello pakistano, e così via. Un mezzo giro del mondo in poche ore. Proseguiamo passeggiando in alcune delle strade principali a carattere unicamente commerciale come la Finch, la Younge, la Bloor e la Queen e non possiamo fare a meno di notare che in pieno inverno ci sono persone che girano in camicia o in maglietta a maniche corte.
Di li a poco ne scopriamo il motivo, esiste infatti una città sotterranea costituita da decine di chilometri di tunnel che la gente usa per spostarsi tra un grattacielo e l’altro, tra gli uffici, tra le fermate della metropolitana, ecc. Questa seconda città chiamata “The Path”, il sentiero, in cui si trovano tutti i negozi ed i servizi presenti in superficie, permette il regolare movimento e lo svolgimento della vita di tutti i giorni a dispetto della rigidità dell’inverno canadese.
Il secondo giorno ci dedichiamo alla scoperta delle poche attrattive storiche che offre Toronto, visitiamo il sito di un vecchio fortino delle giubbe rosse, la vecchia casa del governatore della città, Casa Loma, ed un villaggio di pionieri in cui sono presenti alcune case dell’epoca pionieristica dove è possibile vedere lo stile di vita dei colonizzatori di questa regione.
Per i più spendaccioni è invece d’obbligo un giro nel più grande centro commerciale della città, l'Eaton Centre, in Younge Street, all’interno del quale oltre a trovarsi negozi di ogni genere è presente un ufficio governativo nel quale si puo’ richiedere il rimborso dell’iva semplicemente presentando gli scontrini degli acquisti.