Uscendo dall’aeroporto abbiamo il primo impatto con la città, una metropoli rumorosa, caotica e trafficata, nella quale è meglio abbandonare l’idea di affittare una macchina ma affidarsi al trasporto pubblico, molto ben servito, oppure facendo delle belle passeggiate.
Il quartiere vecchio è il cuore storico della città ed è il luogo in cui si possono ammirare le più belle attrazioni storiche ed architettoniche. Istanbul racchiude in sé diversi stili derivanti dalle diverse dominazioni che ne hanno caratterizzato la storia degli ultimi due millenni. Passiamo infatti dagli antichi resti romani della zona dell’ippodromo, alle testimonianze della cristianità di Costantinopoli, fino ad arrivare ai fasti di Bisanzio e della dominazione ottomana, quella che maggiormente ha caratterizzato l’aspetto della città.
Il nostro hotel si trova a Sultanahmet appunto nel quartiere vecchio e ci permette di avere un facile accesso ai maggiori luoghi d’interesse quali Hagia Sophia e la Moschea Blu. La prima è una splendida Basilica di epoca romanica riconvertita successivamente in moschea. Al suo interno si fondono meravigliosamente gli antichi mosaici cattolici e le più recenti pareti adornate con i versi del corano, non a caso è oggi uno dei più bei musei cittadini. Di fronte ad essa, al di là di un ampio giardino, si staglia l’imponente Moschea Blu, forse il più significativo edificio religioso di Istanbul, per bellezza ed importanza religiosa. Tanto imponente fuori con i suoi 6 minareti quando affascinante dentro con le sue maioliche verdi e blu che si fondono con le preghiere dorate incise sulle pareti. A pochi passi da qui ci imbattiamo in un’altra meraviglia, la Cisterna Basilica, una Basilica sotterranea riconvertita a cisterna di raccolta dell’acqua piovana, le sue colonne che fuoriescono dall’acqua le conferiscono un’aura magia e passeggiarci in mezzo sembra riportare indietro nel tempo.
L’opera più maestosa di Sultanahmet è comunque l’antica residenza del sultano, il Palazzo Topkapi, costruito all’interno di un parco sconfinato e dotato di innumerevoli padiglioni, fornisce un esempio dell’architettura ricercata ed elegante propria del mondo arabo. Dalle sale della lettura alle camere del sultano, dall’harem ai bagni, tutto è adornato con sapienza e perizia, tutto sembra proiettare i visitatori in un luogo incantevole ed incantato.
Oltrepassando il ponte sul Corno d’Oro, si giunge nella parte più moderna e commerciale della città su cui spicca la Torre di Galata, di origine genovese, e la particolarissima scala di Kamondo, una vera particolarità.
La città offre innumerevoli luoghi da visitare ed un modo per goderli in maniera totale è indubbiamente un giro in battello lungo il Bosforo ammirando le due sponde cittadine, quella europea e quella asiatica. Questo è forse il miglior modo di apprezzare la bellezza di questa città, si gode infatti di una vista a 360° dei setti colli sui quali sorge Istanbul e si costeggiano i luoghi più belli e turistici, quali il quartiere ebraico ed il palazzo presidenziale, il Palazzo Dolmabahce.
Appena fuori dalle zone più turistiche si possono visitare la Moschea del Solimano, con l’omonima tomba del Sultano, e la piccola ma meravigliosa Chiesa di Chora, completamente adornata di mosaici belli da togliere il fiato.
Per finire ogni buon turista non può lasciare la città senza aver visitato i due bazar più famosi al mondo, il Gran Bazar ed il Bazar delle Spezie. Nel primo si trovano ogni sorta di pellami, monili d’oro e d’argento, tappeti e prodotti tipici, nel secondo vi è una raccolta di spezie provenienti da ogni angolo della terra, in particolare dalla vicinissima Asia. Entrambi rappresentano al meglio la cultura del mondo islamico, ospitalità , rapporti umani ed estetismo. Sorseggiando un ottimo tè sarete infatti immersi in estenuanti contrattazioni con i venditori che si premuniranno di mostravi, orgogliosi, i loro prodotti allineati perfettamente gli uni agli altri o posizionati sapientemente come nel caso delle spezie…
Quest’angolo di città che ai più potrebbe sembrare la classica zona per accalappiare i turisti è invece il vero specchio dell’animo e della cultura di questo popolo.